Rischio Sismico

Fra le verifiche di sicurezza degli ambienti di Lavoro, ai sensi del D.Lgs. 81-2008, rientra anche la sicurezza dell’edificio. Infatti, essendo l’Italia tutta a rischio sismico si richiede, all’interno della valutazione della sicurezza, di valutare anche la capacità di resistenza degli immobili all’azione sismica.

Tutti gli edifici produttivi, quindi, sono soggetti alla determinazione della sicurezza sismica, nessuno escluso.

Fra tutte le tipologie, alcune sono a maggior rischio rispetto ad altre. In particolare, gli edifici prefabbricati in cemento armato richiedono una particolare attenzione in quanto realizzati in passato con appoggi “a secco”, senza vincolamenti mutui fra i vari elementi.

Per gli edifici ricadenti nel “cratere” del sisma 2012, la Legge dello Stato impone obblighi aggiuntivi, con tempistiche stringenti. Per gli altri, il tutto è lasciato alla responsabilità del Datore di Lavoro.

Si rimarca che la valutazione dei rischi ricade nelle responsabilità dei “datori di lavoro”. Questi, quindi, sono i soggetti che devono curarsi della sicurezza dell’immobile all’interno del quale si svolge l’attività lavorativa.

 


COME PROCEDERE:

La valutazione della sicurezza può essere svolta per passi successivi. I passi sono i seguenti:

  • Livello 1 – Effettuazione del sopralluogo sul posto, con compilazione della Scheda di Livello 1

Questo passo è finalizzato ad un primo screening dell’immobile. Lo scopo è quello di:

  • prendere visione della struttura;
  • raccogliere le informazioni tecniche più importanti;
  • individuare le problematiche più evidenti, nonchè il percorso da seguire per la futura messa in sicurezza.

Si traduce nella compilazione di una “Scheda di Livello 1” sottoscritta del tecnico incaricato (vedere fac-simile).

Per gli edifici in struttura prefabbricata di cemento armato, vi sarà anche l’indicazione delle opere più urgenti da realizzare per una prima messa in sicurezza (Fissaggi strutturali di prima fase). Tali fissaggi, al di là degli obblighi di Legge, sono vivamente consigliati in quanto sono i più importanti per la sicurezza. Essi dovranno essere progettati e poi realizzati; a questo proposito verrà fornita anche un’indicazione di costo della prestazione.


 

  • Livello 2 – Effettuazione della verifica sismica dell’edificio

Tale passo consiste nella determinazione numerica del livello di sicurezza degli edificio nello stato attuale. Si tratta di un dato di resistenza sismica desunto da una modellazione di calcolo abbastanza complessa.

Qesta fase richiede il reperimento della documentazione progettuale delle strutture portanti, normalmente  depositata presso i Comuni (ai sensi della L.1086/71) e reperibile tramite un accesso agli atti. Richiede spesso anche l’effettuazione di prove in opera: geotecniche, prove di risposta sismica del terreno di fondazione e prove sui materiali (CLS, Acciaio).

La fase 2 si conclude con l’elaborazione di un documento (Relazione) abbastanza corposo, con allegati i disegni costruttivi dell’edificio; essa riporta alla fine un valore di resistenza sismica nello stato di fatto e, di conseguenza, la determinazione di un livello di rischio nello stato attuale (Alto, Medio, Basso).

La modellazione della struttura ne metterà in luce sia i punti deboli che la strada da seguire per il futuro rinforzo.

NB: Per le strutture prefabbricate in CA, per poter effettuare la verifica di sicurezza sismica occorre aver realizzato i “Fissaggi strutturali di prima fase”.


 

  • Livello 3 – Realizzazione degli interventi di Miglioramento sismico

Per il futuro, il rischio sismico degli immobili produttivi dovrà essere ridotto in modo tale da risultare accettabile; in altri termini occorre raggiungere il “rischio sismico basso”. Secondo le più recenti indicazioni normative tale “accettabilità” si traduce in un livello di resistenza almeno del 60% rispetto alla resistenza di un edificio di nuova realizzazione.

Alzare il livello di resistenza sismica di un “edificio esistente” richiede la progettazione di specifiche opere di rinforzo. Tali opere variano da caso a caso, e possono risultare più o meno complesse a seconda delle caratteristiche costruttive dell’edificio. Si tratta quindi di una fase da valutare al momento opportuno, in quanto richiede un’attenta valutazione dei costi (legati anche alla resistenza sismica determinata nella fase 2) in rapporto alla vita utile residua dell’edificio.

Cliccare qui per visionare alcuni interventi di Miglioramento Sismico progettati da CPR Ingegneria.